fratellimiraglia

Luigi Pirandello


luigi pirandello

L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA

Un “dialogo” in un atto che appartiene al miglior teatro pirandelliano. L’incontro tra “l’uomo e l’avventore” fa intuire sottilmente una drammaticità tanto più profonda in quanto non svelata ma solo intuibile. La tensione drammatica non riguarda tanto l’esito del dialogo quanto il suo svolgimento, e la situazione procede secondo la dialettica del paradosso: l’uomo che sembra più attaccato alla vita è in realtà quello che ne è distaccato, perché la sua realtà è una realtà artificiale. L’interlocutore è scettico, ma proprio perché immerso nella dimensione della fantasia e dell’immaginazione, ha legami più profondi e più solidi con la vita. Ma questa dialettica paradossale riflette la disperazione di Pirandello sulle possibilità umane perché “l’uomo dal fiore in bocca”, cioè colui che è capace di vivere, è condannato da un male incurabile.

L'ALLESTIMENTO

Abbiamo voluto che le due vicende,sia pure ben separate tra loro, avvenissero in un bar di una stazione ferroviaria, un luogo cioè frequentato da un pubblico eterogeneo, una “società” con molti risvolti umani positivi ma anche cieca e meschina, società contro la quale l’autore spesso si scaglia.

fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia fratelli miraglia