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Luigi Pirandello


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IL PIACERE DELL'ONESTA'

E’ un testo accreditato alla prima fase della drammaturgia pirandelliana, fase che sviluppa i temi della anormalità, della sfiducia nelle convenzioni e del conflitto tra realtà e apparenza.

L’intreccio evidenzia un’aperta critica verso la società dell’epoca, chiusa e intollerante nei confronti di chi viola i suoi codici di comportamento.

Per restituire l’onore ad Agata, ragazza di ottima famiglia che ha una relazione segreta col marchese Colli, separato dalla moglie, Baldovino accetta il ruolo di marito e padre fantoccio.

Sembrerebbe facile manovrarlo, ma Baldovino – ed è qui che la commedia scatta – vede l’occasione per restaurare con l’onore della ragazza anche il proprio accingendosi a recitare sino in fondo la parte del marito integerrimo. Quella che doveva essere una verità in pubblico e una finzione in privato, finisce per diventare realtà assoluta per tutti.

La reazione degli altri interpreti metterà a nudo tutta l’ipocrisia e il malcostume della realtà borghese che lo circonda facendo ben apparire la “maschera” dietro alla quale tale realtà si nasconde.

La descrizione di quel mondo è affidata alla dialettica del protagonista, il quale dimostra che, per mantenere intatta una facciata di moralità e rispettabilità, si arriva ad accettare una realtà privata paradossale.

L’opera, scritta nel 1917, è stata tradotta e rappresentata in quasi tutti i paesi del mondo.

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