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Luigi Pirandello


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LA PATENTE

E’ uno dei più originali e grotteschi atti di ribellione di un personaggio pirandelliano contro le ingiustizie della società. Pirandello mette in evidenza la tragica situazione in cui viene a trovarsi Rosario Chiarchiaro bollato dalla società col marchio di portasfortuna, iettatore: sfuggito da tutti perde il posto di lavoro ed è ridotto alla fame. Ma Chiarchiaro non subisce,non si piega. Invece di negare l’infame calunnia, fa di tutto per convalidarla : secondo Chiarchiaro non solo la jella esiste ma lui stesso è uno jettatore autentico e vuole dal giudice D’Andrea una “patente” che gli consenta di esercitare la professione di jettatore. Vivrà sfruttando l’ignoranza della società, si farà pagare per non esercitare i suoi “occulti” poteri.

L'ALLESTIMENTO

Abbiamo voluto che le due vicende,sia pure ben separate tra loro, avvenissero in un bar di una stazione ferroviaria, un luogo cioè frequentato da un pubblico eterogeneo, una “società” con molti risvolti umani positivi ma anche cieca e meschina, società contro la quale l’autore spesso si scaglia.

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